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Giu 2018Novità in catalogo:
FASCISMO RIVOLUZIONARIO
Il fascismo di sinistra, dal sansepolcrismo alla Repubblica Sociale
Il Fascismo rivoluzionario – o “di sinistra” – è quella componente progressista del movimento mussoliniano che intende sovvertire l’ordine borghese, il capitalismo, la finanza internazionale e lo sfruttamento operato dagli usurai ai danni del popolo, al fine di edificare – sulle macerie del vecchio mondo liberaldemocratico – la giovane Civiltà del Lavoro, liberamente organizzata nell’ordine corporativo. (altro…)
18
Mag 2018Letto da un militante
Recensione de Il morso che spezza
scritta da AzioneTradizionale.com
Il libro dei mutamenti – conosciuto anche come l’I Ching – è un testo sacro e fondante dell’antica civiltà cinese i cui princìpi, secondo il mito, deriverebbero dalla scoperta di linee sul carapace di una tartaruga che, una volta unite dall’eroico imperatore Fu Hsi, formerebbero gli otto segni principali, i trigrammi. Questi, combinati tra loro, costituiscono i sessantaquattro esagrammi dell’oracolo. Ogni simbolo, composto da due degli otto trigrammi, rappresenta le principali forze naturali del mutamento; non a caso, secondo gli antichi cinesi, il mondo terreno è un perenne susseguirsi di forze yin (passività, luminosità riflessa, sostanza femminile) e di forza yang (attività, luminosità propria, essenza maschile). Le due, presenti sempre in ugual misura, sono metafore dello scorrere eterno e ciclico del Tutto e derivano la loro attività dall’Uno primigenio – il Tao – legge suprema che governa il mutamento fenomenico.
Il testo, pubblicato dalla Casa Editrice Passaggio al Bosco, vuole essere un vero e proprio manuale di sopravvivenza per Uomini della Tradizione, approfondito tramite una prospettiva inedita sulle orme degli insegnamenti di Julius Evola e René Guénon. Se per “Tradizione” intendiamo un archetipo di origine divina declinatosi nel tempo in maniera differente a seconda degli uomini, dei luoghi e dei periodi nei quali si trovava ad esistere, il grande Libro dei Mutamenti è certamente espressione di quella plurimillenaria saggezza metafisica radicata nell’anima profonda dei popoli. Ognuno degli esagrammi proposti (solidarietà, gerarchia, contemplazione, ordine, sacrificio, radici, etc.), identifica concetti fondamentali delle antiche civiltà tradizionali ormai totalmente surclassati dalla meccanicizzazione e dall’atomizzazione dell’età della tecnica e del progresso, proponendosi quale baluardo di introspezione, equilibrio e armonia fin quando, come suggerisce una frase conclusiva del testo, “cessato il vento e rinnovata la Natura, fiorirà l’alba di una nuova primavera per l’umanità dolente di questo scorcio di XXI secolo.”
Il titolo – scelto con cura dall’autore Alessandro Zanconato, professore di Filosofia e Storia presso un liceo torinese – deriva dall’esagramma 21, lo Scè-Ho, ovvero “il morso che spezza”, la “decisione”, ed è quello che sintetizza al meglio l’intero significato di questo piccolo manuale di dissidenza. In un mondo liquido, globalizzato, dove imperano materialismo, conformismo consumista, egoismo e abbruttimento spirituale, occorre essere fermi, ritrovare il proprio centro, contrapporre l’ordine al caos di una civiltà che forgia non Uomini ma individui spersonalizzati, perennemente alla ricerca del nuovo, del popolare, dell’inutile. In questo esistenzialismo post-sartriano, che annichilisce e desertifica le coscienze, occorre mantenere saldi i valori della Tradizione, i cui princìpi – eterni e atemporali – fanno dell’I Ching una fonte di refrigerio per tutti coloro che non vogliono arrendersi alla decadenza occidentale, l’età del ferro o Kali Yuga, e con buoni e saldi denti voraci, spezzare con un morso le catene del mondo moderno.
Articolo originale QUI
02
Dic 2017Secoloditalia.it
Le memorie di Coudroy, militante di Jeune Europe caduto con i palestinesi
Roger Coudroy aveva trentatré anni, era belga ed era un militante di Jeune Europe, il movimento nazional-comunitarista guidato da Jean Thiriart. Dopo una lunga permanenza in Francia, dove lavora come ingegnere per la Peugeot, viene trasferito in Kuwait. Mentre il “maggio parigino” infiamma i giovani francesi, che alzano le barricate implorando “la fantasia al potere”, Coudroy sceglie di visitare la Palestina e di conoscere da vicino la resistenza del suo popolo.
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02
Dic 2017Barbadillo.it
Libri. “Ho vissuto la resistenza palestinese”: l’epopea nazionalrivoluzionaria di Coudroy
Nuova pubblicazione inedita per “Passaggio al Bosco” Edizioni. Stiamo parlando, infatti, delle memorie di Roger Coudroy (nome di battaglia Salah), primo europeo morto sul campo per della Palestina. (altro…)
02
Dic 2017Oltrelalinea.news
“Ho vissuto la resistenza palestinese”, le memorie di un nazional-rivoluzionario caduto tra i fedayin
Il primo europeo caduto in combattimento per la causa palestinese non è stato un attivista comunista o uno dei tanti agit-prop del sessantotto rosso, ma un militante nazionalrivoluzionario. (altro…)
06
Ott 2017Il Giornale d’Italia
‘Passaggio al bosco’ sfida la cultura delle masse.
È nata una nuova casa editrice ‘non conforme’.
Si chiama “Passaggio al bosco” il nuovo progetto editoriale che ha recentemente visto la luce a Firenze e che va ad animare ulteriormente il molto attivo panorama della cultura di destra. (altro…)
02
Ott 2017Oltre la linea – Donbass
Un libro che racconta i fatti di un conflitto dimenticato
Uno spunto di riflessione fuori dagli schemi del “politicamente corretto”, dove il dramma della guerra non cancella la fierezza di un popolo che ha preferito il rumore metallico di un Kalashnikov al silenzio assordante della rassegnazione.
Una guerra dimenticata nel cuore dell’Europa, una battaglia ignorata e strumentalizzata dai media occidentali: questo rappresenta il duro conflitto che si sta consumando nel Donbass.
In Italia conosciamo molto poco di ciò che è accaduto in questa regione ucraina al confine con la Russia. Quasi nulla sappiamo di come si siano evoluti i fatti in seguito alla ” rivolta di Maidan” a Kiev e alla proclamazione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Inoltre, quelle poche informazioni che trapelano, filtrate dai canali d’informazione istituzionali, si dimostrano esclusivamente strumentali alla propaganda anti-russa. Ma cosa é successo e cosa sta succedendo davvero nel Donbass? Che ruolo hanno avuto e hanno oggi l’Occidente da una parte e la Russia dall’altra? Come vive ora il popolo di quelle terre?
Il libro cercherà di dare risposta a queste domande per mezzo di scritti, testimonianze e ampie documentazioni fotografiche. Verranno analizzate le cause scatenanti della crisi ucraina, l’evoluzione del conflitto e gli importanti risvolti geopolitici. Il testo racconta la vita della gente comune, i canali economici e commerciali che resistono nonostante tutto, le vite spezzate e quelle donate dai volontari che combattono al fronte per la propria terra.
Senza filtri e censure cercheremo di raccontare, riguardo la delicata guerra del Donbass, la verità, ossia ciò che troppo spesso ci viene nascosto dai venditori di fumo che vogliono l’Europa ed il suo popolo in catene.
di Paolo Inselvini
QUI l’articolo originale
02
Ott 2017Centro-destra.it
Nasce “Passaggio al Bosco”, la casa editrice fuori dal coro
Minuti, ore, giorni e mesi, ma alla fine quel momento è arrivato. Dopo circa un anno di lavoro, il progetto in cantiere è diventato realtà e nelpanorama culturale della destra italiana è nata la casa editrice “Passaggio al Bosco”. (altro…)
29
Set 2017Secolo d’Italia – Recensione Donbass
Il libro che racconta la guerra sconosciuta nel cuore d’Europa
Ci sono conflitti che non fanno notizia e che non arrivano al grande pubblico. Alla guerra nel Donbass, diretta conseguenza della crisi ucraina e delle rivolte di Euromaidan, è toccata questa amara sorte: la totale indifferenza dei media occidentali. Questo silenzio assordante – creato ad arte per celare i retroscena della crisi ucraina (altro…)
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Set 2017EreticaMente
Una nuova casa editrice lancia la sua sfida
“Il Ribelle deve possedere due qualità. Non si lascia imporre la legge da nessuna forma di potere superiore, né con i mezzi della propaganda, né con la forza. Il Ribelle inoltre è molto determinato a difendersi non soltanto usando tecniche e idee del suo tempo, ma anche mantenendo vivo il contatto con quei poteri che, superiori alle forze temporali, non si esauriscono mai in puro movimento.”
(Ernst Jünger)