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CONTRO LA “SOCIETÀ DELLA SORVEGLIANZA”

TRE LIBRI CHE SMONTANO LA “SOCIETÀ DELLA SORVEGLIANZA”

23,70

10,20
15,30
10,20

descrizione del libro.

Marco Inghilleri
L’ERA DEL POST-UMANO
Appunti per un Manuale di Filosofia Politica

Le sfide della contemporaneità ci vedono disarmati ed inermi. Tale complessità – evidentemente – non può trovare soluzione nella mentalità che ha governato i processi storici, antropologici, sociali e psicologici che ci hanno condotti fino a qui. In tal senso, per cavalcare la tigre del declino in atto, occorre un radicale cambio di prospettiva.

Dalle conseguenze della mondializzazione alla sempre più spietata tirannia del profitto, passando per la virtualizzazione dell’esistente, per l’individualismo atomizzante dell’homo consumens, per la soppressione di ogni forma di sovranità e per lo sradicamento del sacro: l’era del post-umano si dispiega senza limiti, travalicando identità, verticalità, comunità e differenze. Il meccanismo è già immanente: la guerra è una condizione cronica della nostra epoca; l’incertezza economica è una presenza costante; l’apocalisse ecologica è una possibilità concreta; la solidarietà umana è un mito sfuggente, che la pandemia ha definitivamente seppellito.

Il presente volume – allora – si pone l’obiettivo di pensare nuove alternative all’esistente, nella certezza che questo non sia “il migliore dei mondi possibili”. È necessario – hic et nunc – volgere lo sguardo verso il nostro passato e riformulare un’epistemologia inedita, in grado di indirizzare la Storia verso l’umanizzazione della nostra disumanità. L’antagonismo classico tra destra e sinistra sta assumendo la forma di un conflitto tra trans-umanesimo e forme della Tradizione: per affrontare l’enorme disordine che ci sta di fronte – dunque – è richiesta un’analisi critica più completa, che riconfiguri il senso delle nostre relazioni con il mondo naturale.


Renzo Giorgetti
IL NUOVISSIMO ORDINE MONDIALE
La tirannide antiumana, quintessenza della demagogia egualitaria

Mentre ancora c’è chi dubita dell’esistenza di un Nuovo Ordine Mondiale, già se ne prepara uno Nuovissimo: è la “nuova normalità” dei QR code, della sorveglianza globale, della shock economy e della “società aperta”. Non una rottura, ma un consolidamento strutturale dei dogmi egualitari che dominano l’esistente da almeno duecento anni.

Renzo Giorgetti compie un viaggio nelle pieghe del nostro tempo, sottolineando gli elementi di continuità con il passato e delineando una fenomenologia delle forme del potere che sembra ripetersi costantemente, rinnovando la farsa di un meccanismo artefatto: siamo dinanzi ad una governance settaria e fanatica, priva di “diritti inalienabili” e “sacri valori fondativi”, che comprime gli spazi di libertà, rescinde i legami con il sacro, omologa le coscienze, decostruisce le identità e sovverte le tradizioni.

Quella in atto, per l’autore, è una volgare recita priva di ogni legittimità: in tal senso, allora, è necessario comprendere che la vera lotta non sta nel cambiare gli elementi della scena o gli attori che la attraversano, ma la percezione stessa dello spettatore, spingendolo ad abbandonare il teatro e a riconquistare la propria dignità, la propria natura e il proprio posto nel mondo.


Guillaume Travers
LA SOCIETÀ DELLA SORVEGLIANZA
FASE ULTIMA DEL LIBERALISMO

La “società della sorveglianza”, solco e destino di questo tempo storico, manifesta forse la morte della “società aperta” promossa dal pensiero liberale? Per nulla, risponde Guillaume Travers. Al contrario, essa ne è il logico risultato. Ecco perché i liberali, molto presto, promuoveranno tutti i metodi tecnicamente possibili per un controllo sociale capillare e totalizzante: chipping delle popolazioni, riconoscimento facciale, monitoraggio algoritmico, modificazioni genetiche, 5G e pass virtuali.

Per meglio comprendere questo apparente paradosso, dobbiamo tornare alle fonti della concezione liberale della “libertà”, portando alla luce il suo retropensiero, i suoi metodi operativi e i suoi effetti politici, economici, sociali e antropologici. La trasfigurazione globale in atto, da molti definita “grande reset”, rappresenta esattamente l’affermazione di questa “nuova normalità” digitale, tecnocratica e liberticida.

In opposizione all’astratta “libertà” dei liberali – dunque – questo saggio promuove la riscoperta di una concezione classica della libertà, prevalente sia nel mondo antico che in quello medievale, oltre ogni distorsione mercantile ed ogni falsificazione orwelliana.

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