La storia dello Stato caraibico di Haiti, ritenuta marginale e opportunamente silenziata, è tra le più controverse e sanguinose degli scorsi secoli.
Questo libro – scritto sotto forma di diario – compie una ricognizione sul periodo che precede la “rivolta degli schiavi”, scoppiata nel 1791 contro il governo coloniale francese e costata la vita a migliaia di europei: un ritratto – a tratti crudo, ma autentico e coraggioso – di un’epoca nella quale si intrecciarono le velleità del colonialismo, le pratiche dello schiavismo, il sistema delle piantagioni e dei diversi gruppi sociali, l’eco della Rivoluzione Francese e gli efferati massacri che stravolsero gli equilibri politici di Sant-Domingue.
Un viaggio nella vita quotidiana di un tempo lontano, che però innesca una serie di riflessioni attuali e necessarie.