Anni ’80. Jò e Gillo sono due ventenni romani.
Hanno già vissuto gli “anni di piombo”, sperimentando personalmente un’esistenza borderline, eventi di sangue, la perdita di amici e anche qualcosa di più. Jò e Gillo, però, condividono anche altro: la capacità di ridere sempre, oltre ad una passione genetica e viscerale per l’alpinismo. Sono due solitari che percorrono la stessa strada, parlano poco e guardano sempre un po’ oltre. Tutto questo, li spinge a progettare un’impresa che ha il sapore di una disputa teologica, ricercando il filo delle loro esistenze.
E un pianto atroce, di vittoria, nacque da quella morte…
Non c’era altro, non c’era oltre.
Non c’era nulla, al di là della propria coscienza in bilico tra buio e luce.
Nel silenzio assoluto del Kaos terrestre.