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PERCHÉ COMBATTIAMO
“Perché combattiamo”, senza dubbio, rappresenta uno dei più discussi contributi del pensiero identitario. Guillaume Faye, tra i più prolifici scrittori della “destra” europea, lo ha vergato per offrire una diagnosi del nostro tempo, proponendo un programma di resistenza culturale, di riconquista politica e di rigenerazione valoriale. Potente, libero, schietto e profondo, questo saggio porta con sé una sintesi ideologica e pragmatica di altissimo livello, restituendo analisi profetiche sulla destrutturazione dei nostri spazi, sui guasti della “società aperta”, sui cortocircuiti del capitalismo globale e sui mutamenti antropologici in atto: un vero e proprio Manifesto – realizzato sotto forma di Dizionario, con 177 parole chiave – che vuole riunire tutte le forze che si oppongono al drammatico declino dell’Europa.
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SOLE D’OCCIDENTE
Carlo Venturino è stato il fondatore e l’anima del gruppo musicale degli Amici del Vento, le cui canzoni – dagli anni Settanta a oggi – sono un riferimento costante per i militanti dell’area non conforme, non solo italiana. Canzoni che raccontato le violenze degli “anni di spranga”, la repressione del regime, le storture del sistema ma, anche, le speranze, i sogni e le passioni di una gioventù capace di affrontare ogni minaccia senza piegarsi.
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NAPOLEONE
1821 – 2021: due secoli dopo la morte di Napoleone, che cosa sanno i bambini europei della storia straordinaria della sua vita? Clotilde Jannin fa rivivere, in queste pagine, alcuni episodi famosi della leggenda napoleonica. Essa si è dedicata dapprima all’infanzia e alla giovinezza di questo «bambino corso», che nulla faceva prevedere sarebbe diventato Imperatore, per poi mettere in scena alcuni grandi momenti della sua carriera militare, senza dimenticare l’incoronazione, la campagna di Russia e l’esilio a Sant’Elena. Consigliato a partire dai 6 anni.
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LA RIVOLTA IDEALE 1993 - 1995 (Volume II)
Una parabola umana e politica iniziata nel “cupo tramonto” della disfatta bellica e terminata a Fiuggi nel 1995. La storia mai scritta di coloro che – fuori e dentro il partito – lottarono per rimanere fedeli alle idee di sempre e per impedire che il bagaglio politico, culturale e spirituale – trasmesso loro dai reduci della RSI – andasse disperso.
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SICULI: POPOLO ARIO VENUTO DAL NORD
Il viaggio nella più remota preistoria degli Indoeuropei è giunto fino alla fine dell’età paleolitica, quando nella patria ancestrale (Urheimat) collocata nel Nord dell’Europa ebbero inizio le prime grandi scissioni tribali e le consecutive migrazioni (Völkerwanderungen). Le varie facies culturali che si affermarono, progredendo via via in altre ancora – a partire da quest’epoca e per tutto il territorio europeo, giungendo sino al cuore dell’Asia – ne sono la diretta testimonianza, non solo dal punto di vista archeologico, dunque della sola cultura materiale, ma soprattutto antropologico, confermando inequivocabilmente la comune origine e lo stesso genoma.
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Poster - Friedrich Nietzsche
Il quinto poster di Passaggio al Bosco, realizzato a mano dai nostri grafici, è dedicato ad Friedrich Nietzsche, un modo per unire cultura e arte grafica, nel solco della battaglia identitaria per la riaffermazione di un modello etico, epico ed estetico.
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NESSUNA RESA!
Attentati dinamitardi ed esecuzioni mirate, arresti di massa e internamenti senza processo, scontri di piazza e ghetti in rivolta, tensioni religiose e disastri sociali, torture legalizzate e scioperi della fame, settarismo diffuso e mobilitazioni popolari: quello dell’Irlanda del Nord, teatro di un conflitto feroce e mai del tutto sopito, è un contesto nel quale si alternano rabbia e amore, tragedia e conquista, tirannia e libertà. “Nessuna Resa!” – prima opera italiana ad indagare anche la comunità protestante e lealista – passa in rassegna i fatti di cronaca, i fermenti politici e le sottoculture che hanno attraversato l’Ulster degli ultimi decenni: dall’azione delle formazioni paramilitari al controverso ruolo di Londra, passando per la vita quotidiana dei sobborghi, per le battaglie ideali delle due parti e per le troppe ferite ancora aperte.