È vero che l’essere umano ha bisogno di un posto da poter chiamare “casa”, ma è altrettanto vero che se non esplora, non oltrepassa i propri limiti e non scappa dalla gabbia della routine, rischia inesorabilmente di morire dentro.

Questo libro – giunto alla seconda edizione – non vuole essere una guida turistica o un manuale tecnico. È semplicemente la testimonianza – cristallina e coinvolgente – di un lungo pellegrinaggio sull’antica Via Francigena, quella che collega Canterbury a Roma, sulle orme millenarie di Sigerico. Un diario di viaggio – corredato da decine di fotografie – che raccoglie aneddoti e storie, luoghi e persone, sacrifici e sorrisi, sforzi e conquiste: zaino in spalla e un passo dopo l’altro, per due mesi e duemila chilometri. Renato Romano, come cantava Franco Battiato, è un “nomade che cerca gli angoli della tranquillità”.

Un viaggiatore irrequieto e solare, che lungo il cammino ha interrogato e trovato se stesso, risvegliando una consapevolezza nuova. In queste pagine, dedicate alla straordinaria bellezza della nostra vecchia Europa, si respira l’eternità magica delle nostre radici e la potenza ancestrale della nostra identità: dalle rovine romane alle cattedrali gotiche, dai cimiteri di guerra ai castelli medievali, dalle scogliere verticali alle vette innevate e dai boschi selvaggi ai borghi rurali, tra gente genuina, tradizioni incarnate e paesaggi mozzafiato. Un’avventura spartana e sacrale, dove l’anima e il corpo si armonizzano al ritmo della libertà.