Domenico Pellegrini-Giampietro
Domenico Pellegrini-Giampietro
Nato a Brienza (Potenza) il 30 Agosto 1899, laureato in Giurisprudenza a Napoli ed attivo interventista, Domenico Pellegrini – Giampietro fu Volontario di Guerra nel Primo conflitto mondiale come Ufficiale di Fanteria, decorato di Medaglia d’Argento al VM. Nazionalista e fascista della prima ora, partecipò alla Marcia su Roma. Docente presso l’Università di Napoli in Diritto pubblico comparato e in Storia e Dottrina del Fascismo, fu componente del Direttorio Nazionale del PNF (1942-1943); Seniore della Milizia; Vicedirettore della Scuola Sindacale di Napoli; Consigliere Nazionale (dal 1939); Federale partenopeo (dal 2 Gennaio al 17 Febbraio 1943); dirigente nazionale dei Sindacati Fascisti dei Professionisti ed Artisti ed anche dei Lavoratori del Commercio, del Credito e delle Assicurazioni; fu, fino al 25 Luglio 1943, Sottosegretario di Stato per le Finanze. Volontario di Guerra di Spagna nella Cruzada contro il bolscevismo e in Grecia nel 1941, dove fu ferito e fatto prigioniero; decorato di tre Medaglie d’Argento al VM, due Croci di Guerra, decorato più volte al Valor Militare straniero, due promozioni per merito di guerra (sarà Maggiore del Regio Esercito e, poi, Colonnello della GNR in RSI); fu riconosciuto Mutilato di Guerra di seconda categoria. Durante la Repubblica Sociale Italiana fu Ministro delle Finanze e comandante di una Brigata Nera. Arrestato ed assolto dopo la guerra, si trasferì in Sud America, dove svolgerà la professione di banchiere e dirigerà la rivista “Sintesi”. Tra le sue opere, oltre ad “Aspetti spirituali del Fascismo”, anche “L’oro di Salò”, nella quale vengono raccontati i provvedimenti – adottati dal Ministero tra il 1943 e il 1945 – che permisero alla RSI di mantenere un bilancio sempre attivo, di pagare i dipendenti pubblici e di resistere economicamente alle tragiche sorti del conflitto. Morì a Montevideo il 18 giugno 1970.