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IL GRANDE GIOCO DEL CAUCASO

15,00

COD: 978-88-85574-99-1

Collana:

Descrizione del libro

Piccolo, aspro e privo di ricchezze naturali: apparentemente, il Nagorno Karabakh รจ un territorio poco appetibile. Eppure, da trentโ€™anni – ovvero dalla dissoluzione dellโ€™Unione Sovietica, di cui faceva parte – armeni ed azeri hanno combattuto almeno tre guerre in campo aperto per il suo controllo, intervallate da una fragile pace armata. Per gli armeni – da sempre presenti nella regione – si tratta di rivendicare il proprio diritto allโ€™autodeterminazione; per gli azeri, invece, รจ necessario mantenere i confini statuali fissati da Stalin.ย 

In questo sanguinoso confronto, apparentemente simile ai tanti altri che hanno punteggiato quello che fu il mondo sovietico, hanno giocato e giocano un ruolo di primo piano vecchie e nuove potenze, Russia, Turchia e Iran su tutte. Segno che, dietro la nascita della Repubblica di Artsakh – Stato non riconosciuto, figlio della vittoria armena nella guerra dei primi anni โ€™90 – ed il tentativo azero di riconquistare quei territori, si muovono interessi ben piรน grandi rispetto a quelli degli attori locali. Il Nagorno Karabakh si trova, infatti, in quel Caucaso ex sovietico dove si intrecciano alcune delle piรน importanti rotte energetiche del mondo: dai giacimenti del Caspio, del resto, giunge in Europa buona parte del gas – e del petrolio – che viene utilizzato quotidianamente. Controllare oleodotti e gasdotti, punti di transito e di smistamento – dunque – significa condizionare la vita e lโ€™economia di intere Nazioni.ย 

La partita che si gioca in quella regione lontana ed aspra รจ, quindi, ben piรน importante di quanto possa apparire ad un primo superficiale sguardo. E proprio allโ€™analisi di interessi ed alleanze che si sono intrecciati intorno alla contesa per il Nagorno Karabakh, รจ dedicato questo libro. Interessi che toccano molto da vicino la stessa Italia, primo partner commerciale dellโ€™Azerbaigian. Interessi che hanno pesantemente condizionato la postura italiana ed europea, anche in occasione del sanguinoso conflitto combattuto nellโ€™autunno del 2020.ย 

A tutto questo fa da sfondo – impossibile da dimenticare – il dramma degli armeni dellโ€™Artsakh, esposti alla minaccia di una nuova pulizia etnica da parte degli azeri, spalleggiati dalla Turchia neo-ottomana di Erdogan, che utilizza il jihadismo come testa dโ€™ariete. Impegnati nella strenua difesa della loro terra e della propria identitร  nazionale e religiosa, gli armeni del Karabakh sono stati nuovamente abbandonati da unโ€™Europa che, guardando agli โ€œaffariโ€, si finge distratta.ย 

L'autore

Giornalista professionista, nato a Salerno nel 1976, si occupa principalmente di politica, economia e geopolitica. Ha collaborato, tra gli altri, con i quotidiani Il Corriere del Mezzogiorno e Il Mattino di Napoli. Ha curato la comunicazione istituzionale per il Consorzio Aree di Sviluppo Industriale di Salerno. Appassionato di storia militare, non ha mai rinnegato la scelta adolescenziale โ€“ ormai lontana โ€“ degli studi classici.
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