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CONTRO IL DECLINO ANTROPOLOGICO, VIVERE DA EUROPEI
Vogliamo essere Uomini e Donne di lungo periodo, ma siamo disorientati dalla società dell’immediatezza, dello zapping, dell’obsolescenza programmata, del materialismo divinizzato e del presentismo. Di fronte al pericolo di essere solo “testimoni”, “commentatori” o “nostalgici”, questi scritti ci invitano ad essere attori, tedofori e risvegliatori: un proposito ambizioso e necessario, che unisce l’ardore della giovinezza alla saggezza degli antichi.
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IL CAPOLINEA DELL'OCCIDENTE
Dal ruolo delle grandi banche alle privatizzazioni selvagge, passando per lo smantellamento di ogni diritto sociale, per il saccheggio del pianeta, per la soppressione della sfera pubblica, per la disinformazione sistematica e per la recente offensiva progressista che anima il femminismo radicale, le teorie di genere, la chimera del multiculturalismo e il fardello del “white guilt”: un’analisi accurata ed impietosa, che fotografa senza sconti il declino antropologico, etico e spirituale che affligge l’Occidente a trazione americana, la cui vocazione egemonica si dimostra – oggi più che mai – irresponsabile ed ingiusta.
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MEMORIE DI UN DETECTIVE PRIVATO
Faccendieri corrotti, ragazzi privi di rotta, coniugi colmi di segreti, impiegati disonesti, giri loschi, trafficanti, preti, poliziotti: in “Memorie di un detective privato”, ribolle un’umanità variopinta, eterogenea e tumultuosa, turbolento calderone in cui l’investigatore privato Angelo Galluzzi – qui al suo esordio come romanziere – si è trovato a nuotare un’intera vita nel corso della sua ultraventennale carriera. Caso dopo caso, capitolo dopo capitolo, avventura dopo avventura, Galluzzi aggancia il lettore con le atmosfere noir create dalla sua penna, portandolo in appostamenti e inseguimenti forsennati.
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Poster - Adriano Romualdi
Il quarto poster di Passaggio al Bosco, realizzato a mano dai nostri grafici, è dedicato ad Adriano Romualdi, cantore delle origini dei nostri popoli e dell’Europa immortale.
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DESTRA RIVOLUZIONARIA E NAZIONALISMO EUROPEO
Attraverso l’indagine dei maggiori interessi politici e culturali che impegnarono Romualdi – la rivoluzione conservatrice tedesca come matrice di idealità europee, il Fascismo come forza ideale politica e metapolitica, la primordialità indoeuropea come mito dell’etnogenesi – e attraverso i tre spiriti-guida che lo ebbero quale allievo privilegiato – Platone, Nietzsche, Evola – noi possiamo comprendere la vastità del campo sul quale impegnare la nuova lotta. Sulle tracce di Romualdi, il rivoluzionario-conservatore del nuovo Millennio ricrea l’ideologia solare del futuro cesellando i nuovi simboli su quelli arcaici, ed imbocca la via aurea della rivincita del pensiero mitico sui detriti dell’oscurantismo razionalista, della massificazione ugualitaria, del pregiudizio cosmopolita.
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WERNER SOMBART
Nei primi trent’anni del XX secolo, Sombart è stato anche uno dei padri fondatori della sociologia, insieme a Max Weber, Georg Simmel e Ferdinand Tönnies. Tuttavia, la sua opera rimane controversa e spesso sconosciuta o male interpretata. Questa biografia - scritta da uno dei massimi esperti in materia - racconta questo grande studioso per quello che è stato: uno dei principali autori della rivoluzione conservatrice tedesca e il pensatore di un’autentica terza via tra capitalismo e socialismo marxista.
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HAWALADAR
Il rimbombo degli attentati non è spento. Negli ultimi 25 anni hanno devastato New York, Dar El Salam, Madrid, Parigi, Dakka, Giacarta, Nairobi, Mosul, Kabul, Damasco, Mosca, Tripoli e infiniti altri luoghi di questo sgomento pianeta. Alcuni esperti lo definiscono “scontro di civiltà” verso un mondo multipolare. Principalmente, è la follia per il potere e il denaro. Questo scenario fa da contesto alla nascita di Ricardo Malusci, detto Malo: italiano, è un militare dei corpi speciali prestato alla sicurezza privata, come tanti professionisti fuori dalla fiction. Il suo nomignolo è il riverbero dell’anima oscura che risiede in chi la guerra l’ha conosciuta dal campo. È la sensazione malevola che spesso si impadronisce di chi, abituato all’attesa e al riparo, vede manifestarsi la determinazione, l’aggredire le situazioni invece di subirle, lo spostare se stessi verso la linea dove si combatte, perché è evidente l’inutilità della difesa.